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Il Consiglio dei ministri di lunedì 30 giugno con un decreto ha previsto 497mila ingressi tra il 2026 e il 2028, divisi tra:
- 230mila persone per lavoro subordinato non stagionale e autonomo
- 267mila persone per lavoro stagionale agricolo e turistico
Si tratta del decreto flussi che per il prossimo triennio programma gli ingressi regolari in Italia di lavoratori che non sono cittadini europei.
L'obiettivo dichiarato è far entrare manodopera che viene considerata indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e che - scrive il governo - non sarebbe reperibile in altro modo. In più in questo modo si contrasterebbero gli ingressi irregolari, insieme al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori.
Non è dello stesso avviso però lo studio realizzato dall'organizzazione Erostraniero che, elaborando i dati del Viminale, ha fatto emergere che la stragrande maggioranza di lavoratori che arrivano in Italia po...
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